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DEDICA

12 Ott

Esiste un legame che ci unisce, non è solo un fatto di sangue, l’abbiamo costruito insieme, e niente ce lo potrà togliere. Io vi ho già conosciuto, in epoche passate, in strane diramazioni della nostra realtà, nelle ipotetiche fantasie dei più illustri narratori. Io ero vostro compagno, vostro fratello, vostro figlio, e adesso sono vostro padre, per un attimo, il tempo di una meteora che cade. Io vi sento, vi vedo, vi accolgo, nell’abbraccio che scuote la realtà, quella di ogni giorno, quella fatta per distrarci dalle cose più importanti. In quell’abbraccio capisco il senso di tutti questi fili che ci uniscono, intrecciandosi in un garbuglio privo di significato. Io e voi…. per sempre.
Questo è quello che riesco ad insegnarvi. Perdonatemi, se avete bisogno di altro. È tutto ciò che riesco a fare, spero che sia abbastanza, che vi possa aiutare nella vostra lunga vita, che è solo un bagliore nel cielo in tempesta, considerando tutto… Ci possiamo rifare. Ne avremo di possibilità, nel futuro come nel passato, su nei cieli più alti come nelle profondità degli abissi più innominabili.
In questa serata di musica e di leggerezza, vi abbraccio con trasporto, cercando di comunicarvi il senso dell’infinito, dell’uroboro, della musica che si ripete e ci fa da sottofondo. La nostra colonna sonora sarà meravigliosa, ed accompagnerà ogni nostro passo. Non so ancora dove ci condurrà, ma fidatemi di me… sarà un posto di sole e di verdi praterie… ne sono certo.
La canzone si avvia alla fine, ma non temete, la musica non finirà… lei sarà sempre con noi. Un assolo di chitarra, un ritornello che ci rimbalza nella testa, una batteria incalzante. È sempre con noi, miei ragazzi. Basta alzare il volume. Eccolo… Alzalo ancora… dai!

Raccontami sulle note di… Brothers of Mine di Anderson Bruford Wakeman Howe 

PROG FILM: Un documentario di David Robin sul Rock Progressivo

15 Set

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HANNO 40 ANNI MA NON LI DIMOSTRANO

27 Gen

Sei dischi del 1971 che mi hanno accompagnato per tutta la mia adolescenza. Riascoltandoli adesso, mi sembrano sempre stupendi. Il loro sound è forse un po’ datato, ma le idee sono ancora i pilastri del progressive moderno.

EAGLE NEBULA

17 Dic

La compilation dei classiconi degli anni ’70 che segue la precedente Carina Nebula.

TRACKLIST

1. Death Walks Behind You
ATOMIC ROOSTER

2. Hocus pocus
FOCUS

3. The Lamia
GENESIS

4. Epitaph (including March For No Reason and Tomorrow And Tomorrow)
KING CRIMSON

5. My God
JETHRO TULL

6. La Villa Strangiato
RUSH

7. Dazed And Confused
LED ZEPPELIN

8. Child in Time
DEEP PURPLE

9. The Revealing Science of God Dance of the Dawn
YES

Ascoltala qui

INCOHERENCE

10 Dic

Una compilation ispirata da una magnifica illustrazione di Charles Huxley. Trame progressive, oscuri vortici metallici e tanta melodia.  Ascoltatela a questo link.

TRACKLIST

1. Karn Evil 9 (1st Impression)
Various Artists

2. Desperate Graves
The Mars Volta

3. Mount Marilyn
Tiamat

4. Enchantment
Paradise Lost

5. Vicarious
TOOL

6. Buying New Soul
Porcupine Tree

7. The Great Debate
Dream Theater

8. Homeworld
Yes

9. Conceiving You
Riverside

10. Waking Hour
Gathering

11. La terra dell’acqua
PFM

12. Anytime
Vanden Plas

13. Monsters and men
The Flower Kings

Ascolta le altre compilation

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NUOVO ALBUM DEGLI YES?

9 Nov

YesGroup1strip

Sessantuno anni e non sentirli… Chris Squire, leader indiscusso della leggenda YES, non sembra avere nessuna intenzione di andare in pensione. On the road con due band contemporaneamente (Yes & Asia), ha deciso recentemente di sostituire la sublime voce dello storico Jon Anderson (afflitto da problemi di respirazione) con quella di Benoit David, cantante di una nota cover-band.

Non è la prima volta che i paladini del prog si ritrovano con un nuovo cantante, nonostante le linee vocali di Anderson siano parte fondamentale del loro sound. Nel 1980 uscì infatti l’album “Drama”, con Trevor Horn alla voce. Malgrado la mancanza, rimane ad oggi uno degli album più sorprendenti della band, data anche la sua collocazione temporale.

Squire, a cui è appena nata una figlia, ha rivelato in un’intervista di essere intenzionato a iniziare presto le registrazioni di un nuovo disco insieme alla presente line-up: Steve Howe, Alan White, Benoit David e il figlio del leggendario Wakeman, Oliver.
Per Anderson la porta rimane aperta, sempre se le sue condizioni di salute gli permetteranno di entrare in sala registrazione. Altrimenti, il rock deve andare avanti, almeno secondo il ringalluzzito bassista inglese.

http://www.yesworld.com/

I MIGLIORI DISCHI DI ROCK PROGRESSIVO DEGLI ULTIMI 40 ANNI: 1979-1988

20 Set

Qualcuno mi ha fatto notare d’avere le traveggole, e forse solo per non ammettere a me stesso di cavalcare l’onda verso gli “anta”, ho scritto nel precedente articolo, poi corretto, che avrei stilato la classifica degli ultimi 30 anni di  rock progressivo, scordandomi un intero decennio. Ma puó anche essere che mi sia inconsciamente dimenticato il periodo in questione. É risaputo infatti che con l’avvento del punk il rock progressivo venne letteralmente fatto a pezzi.

Nonostante gli anni ottanta abbiano rigettato il barocchismo del genere, l’underground progressivo ha continuato comunque a sfornare album. Questa é la selezione che ho fatto dal 1979 al 1988, rimanendo comunque sui grandi nomi.

1979: The Wall – Pink Floyd

1980: Drama – Yes

1981: Discipline – King Crimson

1982: 4 (Security o Mask) – Peter Gabriel

1983: 90125 – Yes

1984: Grace under pressure – Rush

1985: Misplaced Childhood – Marillion

1986: Gone to earth – David Sylvian

1987: Crest of a knave – Jethro Tull

1988: Spirit of Eden – Talk Talk

Vedi anche: I MIGLIORI DISCHI DI ROCK PROGRESSIVO DEGLI ULTIMI 40 ANNI: 1969-1978

Vedi anche: I MIGLIORI DISCHI DI ROCK PROGRESSIVO DEGLI ULTIMI 40 ANNI: 1989-1998

I MIGLIORI DISCHI DI ROCK PROGRESSIVO DEGLI ULTIMI 40 ANNI: 1969-1978

15 Set

Il rock progressivo compie proprio quest’anno 40 anni, se si incomincia a contare dall’uscita del masterpiece In The Court of the Crimson King dei King Crimson del 1969. Sicuramente molti potrebbero obbiettare, perché giá l’anno prima c’erano i Pink Floyd, Frank Zappa, Moody Blues, e via dicendo. Ma questa é una classifica personale e non ha nessuna pretesa. Vuole solo omaggiare il quarantennio e dare qualche consiglio di ascolto.

Questa prima parte dell’articolo “I migliori album di rock progressivo degli ultimi 40 anni” incomincia con il primo decennio: 1969 – 1978.

1969: In the court of the crimson king – King Crimson

1970: Emerson Lake & Palmer – Emerson Lake & Palmer

1971: Fragile – Yes

1972: Darwin – Banco del mutuo soccorso

1973: Selling England by the pound – Genesis

1974: The lamb lies down on Broadway – Genesis


1975: he Minstrel in the Gallery – Jethro Tull

1976: Still Life – Van der Graaf Generator

1977: Forse le lucciole non si amano piú – Locanda delle Fate

1978: Hemispheres – Rush

Leggi anche: I Migliori Dischi di Rock Progressivo degli Ultimi 40 Anni ’79-’88

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SLEEPING WITH THE TRAFFIC PT. 2

15 Lug

I Beardfish si formano nel 2000 in Svezia. Ai fondatori (il chitarrista David Zackrisson e il cantante-chitarrista-tasterista Rikard Sjöblom) si affiancano il bassista Robert Hansen e il batterista Magnus Östgren. Il primo album viene registrato con la collaborazione di Stefan Aronsson alle tastiere e al flauto. Le influenze sono chiare: Zappa, King Crimson e Gentle Giant.

A distanza di otto anni dalla loro nascita, i Bearfish si affermano come una delle realtà più importanti del panorama progressive mondiale. La continuazione del concept Sleeping with the traffic, che giá aveva entusiasmato l’anno scorso, è un autentico capolavoro. Registrato nel periodo natalizio in un rifugio sperduto nei boschi svedesi, questo disco è quasi un omaggio ad ogni precedente interpretazione del genere. Proprio quando ti sembra che assomigli a un vecchio lavoro dei Genesis, diventa qualcosa di Zappiano. Mentre la tastiera fa il verso ai Giant, subentra un riff che ti riconduce al presente. Nessuno sbalzo di umori. Un opera liscia che diventa il preludio all’apoteosi: la titletrack che sfonda i 35 minuti. Un appassionante viaggio nel pianeta Prog.
Consigliatissimo!

Track Listings
1. As The Sun Sets (1:13)
2. Into The Night (8:52)
3. The Hunter (5:57)
4. South Of The Border (7:43)
5. Cashflow (6:08 )
6. The Downward Spiral/Chimay (7.10)
7. Sleeping In Traffic (35.44)
8. Sunrise Again (1.37)

Total Time: 74:24

Line-up/Musicians
– Rikard Sjöblom / vocals, keyboards
– David Zackrisson / guitars
– Robert Hansen / bass
– Magnus Östgren / drums

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