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INCOHERENCE

10 Dic

Una compilation ispirata da una magnifica illustrazione di Charles Huxley. Trame progressive, oscuri vortici metallici e tanta melodia.  Ascoltatela a questo link.

TRACKLIST

1. Karn Evil 9 (1st Impression)
Various Artists

2. Desperate Graves
The Mars Volta

3. Mount Marilyn
Tiamat

4. Enchantment
Paradise Lost

5. Vicarious
TOOL

6. Buying New Soul
Porcupine Tree

7. The Great Debate
Dream Theater

8. Homeworld
Yes

9. Conceiving You
Riverside

10. Waking Hour
Gathering

11. La terra dell’acqua
PFM

12. Anytime
Vanden Plas

13. Monsters and men
The Flower Kings

Ascolta le altre compilation

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I MIGLIORI DISCHI DI ROCK PROGRESSIVO DEGLI ULTIMI 40 ANNI: 1999-2008

26 Set

L’ultimo decennio di questa personale classifica (a dire il vero le classifiche non sono il mio forte e non mi piacciono neppure, ma ho voluto lo stesso provarci) é forse quello piú difficile da valutare, per due motivi ben precisi. Primo perché il prog, dopo i belli episodi underground degli anni ’90, ha cominciato a fare capolino nelle charts. La crisi del disco infatti ha premiato la qualitá e rallentato le vendite dei grandi nomi. In questo modo il prog é rinato anche per il grande pubblico, e di conseguenza si sono avute negli ultimi dieci anni moltissime produzioni di qualitá (anche se forse si é risentita una carenza di creativitá). Secondo perché i miei gusti sono cambiati e ho allargato i miei ascolti, scostando l’occhio critico dal genere.

Comunque questi qui sotto sono a mio avviso gli album piú importanti degli ultimi dieci anni, estratti anno per anno.

1999: Stupid Dream – Porcupine Tree

2000: SMPTe – Transatlantic

2001: Lateralus – Tool

2002: Six degrees of inner turbulence – Dream Theater

2003: The Power to Believe – King Crimson

2004: Be – Pain of Salvation

2005: Ghost Reveries – Opeth

2006: Amputechture – The Mars Volta

2007: Act II: The Meaning Of, And All Things Regarding Ms. Leading – The Dear Hunter

2008: The Bedlam in Goliath – The Mars Volta

Guarda anche:

I MIGLIORI DISCHI DI ROCK PROGRESSIVO DEGLI ULTIMI 40 ANNI: 1969-1978

I MIGLIORI DISCHI DI ROCK PROGRESSIVO DEGLI ULTIMI 40 ANNI: 1979-1988

I MIGLIORI DISCHI DI ROCK PROGRESSIVO DEGLI ULTIMI 40 ANNI: 1989-1998

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LA TENZONE

14 Dic

I suoi occhi sono la paura. Ma la paura si può domare, infrangere, distruggere, o a limite esorcizzare.
Ruota lo spadone davanti al mio volto, bisbiglia parole proibite, invitando al nostro cospetto i signori dei demoni. Io rimango in attesa, impietrito davanti al manifestarsi del potere. Non sono impegnato  a decifrare le mie possibilità di successo. Che io rimanga vivo oppure è assolutamente irrilevante. Invece cerco la connessione con l’intimo, stringo con più forza Devonia, la mia spada, cercando di diventarne parte. Faccio uno strano patto con gli atomi. Mi abbandono al desiderio di diventare tutt’uno…
La creatura multiforme che mi sta davanti continua a sorridere, la sua bocca è un mero strappo sulla faccia, la sua spada rotea in cerchi concentrici, io arretro ma è come se avessi un paio d’occhi sulla nuca. Lentamente percepisco gli atomi che mi circondano, quelli sulla mia epidermide, e quelli che confinano con essa. Non spreco movimenti. Attendo indietreggiando…
Ecco che arriva il primo affondo. Probabile, intuisco e schivo, lui scatta verso l’alto, una mossa astuta, ma riesco ad eluderla, rimango in piedi, l’equilibrio è tutto. Poi ruoto il corpo, provo un a timida stoccata, ma lui è abile, dannatamente abile…
Il gioco diventa una danza nel vento, una reverenza all’universo del piccolo, gli atomi saltellano impazziti, noi ci muoviamo attraverso, e a tratti mi sento la marionetta di un dio perverso, ma va bene anche così.
Reclamo l’errore, perché alla fine è sempre lui che decide. Attendo il piede in fallo. Attendo la mossa azzardata. Attendo il bagliore accecante.
Potremo continuare a danzare all’infinito. Ed è proprio quando il tempo sembra perdere significato che l’errore arriva. Ruoto e colpisco. Decapito il mio nemico con un solo colpo. Gli atomi continuano il loro lavoro. L’universo appare compiaciuto.
Ma è solo l’ennesima conseguenza del fattore tempo. L’inizio e la fine.

Ascoltando “Rosetta Stoned” dei Tool

IL PROG DEL 1993

7 Mag

Facciamo un altro piccolo salto nel tempo, un viaggetto di quindici anni, e andiamo a vedere cosa usciva nel 1993. Era praticamente l’inizio degli anni novanta, la decade in cui il prog è riuscito a re-inventarsi ed a riproporsi al grande pubblico.
Tre band che ancora oggi sono ai vertici del rock progressivo uscivano con il loro primo full-lenght. Sto parlando degli Anekdoten, con il loro splendido Vemod, i Threshold con Wounded Land, e i Tool con Undertow. Vorrei anche includere una quarta formazione, più defilata per quanto riguarda la fama ma sempre di grande spessore; gli Everon (Paradoxes rimane ad oggi uno dei loro lavori meglio riusciti).

Moltissimi gli episodi sinfonici di quel periodo, seguendo la scia dei Marillion. Stupendo il Window of Life dei Pendragon e il Second Sight dei Legend. Perle melodiche ancora un po’ grezze ma che rimangono importanti testimonianze di quel momento.
Ovviamente la novità rimane il filone prog-metal, venendo appresso ai Dream Theater e ai Queensriche. Oltre ai già citati Tool e Threshold, bisogna ricordare i Conceptions, i Saviour Machine (anche loro al primo full-lenght) e gli Atheist con il travolgente Elements (intenso episodio di metal con influenze progressive e tanta fusion).

Ma di album da segnalare ce ne sarebbero davvero tanti. Eccone per finire altri tre.
Ever degli IQ.
The First Day di Sylvian e Fripp.
Serpents in Camouflage dei Citizen Cain.

I ‘90 sono stati anni importantissimi per l’evoluzione di questo genere. L’escalation verso sonorità diverse e una migliore qualità di produzione è in corso tutt’oggi. Il fermento creativo si è sicuramente ammansito, ma le idee da poter sviluppare sono ancora tutte laggiù. Basta fare un piccolo salto nel tempo e andarsele a riascoltare!