Tag Archives: rock demenziale

NANOWAR: Into The Gay Pride Ride

2 Ott

Ritornano i metallari trasteverini, paladini del rock demenziale più hard, con un secondo album impeccabile, sia dal punto di vista dell’ironia sia per quanto riguarda la tecnica. Avevo già parlato del loro primo lavoro in questo articolo. Into The Gay Pride Ride si apre con omaggio ai Dream Theater da piegarsi dalle risate. Ma è solo una freddura per alleggerire l’atmosfera, perchè subito dopo mettono in mostra tutta la loro abilità tecnica col brano Nanowar. E l’album scivola via sempre su alti livelli… e se poi fate attenzioni ai testi, c’è da pisciarsi addosso dalle risate!

Anche questo album è, come il precedente, scaricabile gratuitamente dalla piattaforma Jamendo. La scelta della band di pubblicare sotto Creative Commons non può che farceli apprezzare di più.

INTO THE GAY PRIDE RIDE

1. Metropolis Part 3 – The legacy 0:09
2. Nanowar 4:04
3. Stormlord of power 2:50
4. Nanowarrior’s Prayer 1:36
5. Blood of the Queens 7:41
6. DJ Fernanduzzo 0:48
7. Odino & Valhalla 5:48
8. Radio Grafia II 0:56
9. Surprise Love 6:33
10. The Forest of Magnaccions 2:45
11. 1 Vs. 100 1:17
12. Look at Two Reels 4:10
13. Lamento Erotico 5:40
14. RAP-sody 1:52
15. Karkagnor’s Song – The Hobbit 6:28
16. Karkagnor’s Song – In The Forest 0:10

Line Up

Uinona Raider – Drums
Mohammed Abdul – Guitars, Choirs
Potowotominimak – Vocals, Orals
Gatto Panceri 666 – Bass, Choirs
Mister Baffo – Vocals, Stage Dance

Scaricalo qui: http://www.jamendo.com/it/album/75948

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ELIO E IL SUO “STUDENTESSI”

19 Ago

Arrivo tardi, a sei mesi dall’uscita di questo splendido disco degli EELST, superbamente suonato e (come al solito) ricco di grande humor demenziale. Uno dei dischi piú belli dai tempi di Rum Casusu Cikti.

Ascoltatevi la splendida Plafone, con Antonella Ruggero. Un pezzo assolutamente progressive. Il duetto con Giorgia Ignudi tra i nudisti. Tristezza, un pezzo da dedicare a un vecchio amico!!! Gargaroz, meravigliosa! Parco Sempione, la canzone di protesta.

E poi il testo di Suicidio a Sorpresa, per gli amanti del black metallo!

Gli Adramelech, i Necrophobic e i Sadistic Intent
Bravi però sono un po’ troppo commerciali per me
Meglio gli Absurd che insieme ai Death e ai Profanatica
Non fan rimpiangere i Tartaros, i Massacra, i Dismember,
Gli Entombed, i Pestilence e i Rigor Mortis

Certo che se
Ti ascolti il primo dei Monstrosity
Ti accorgi che han preso tutto dai Sarcofago

Gli Atrocity sono un po’ i nuovi Intestine Baalism
Più inimitabili, meno imitabili dei Suffocation
Ma i più imitati son sempre i Peparors

Pochi sanno che ascoltando all’ incontrario il Death Metal
scopriranno dei messaggi che ascoltati all’ incontrar
sono uguali al Death metal che avevi prima di girarli
quando invece capovolgi una canzone Black metal
te lo dico in uno stile che ricorda il trio lescan
viene fuori del buonismo, una ventata di ottimismo
W W il Black metal all’ incontrar
Il black metal all’ incontrario

Chiamami quando arrivi che se no sto in pensiero
Mettiti il golfino
Mi manchi, mi manchi, sei dolce come il miele
Ma vaffambrodo, mi sto innamorando
Oh signùr, vai a ranare
Mettiti la sciarpina
Baluba, ho dei problemi
Oggi sono triste
Vai a farti friggere, vai a scopare il mare, maleducato
Sei immaturo, ma vai a quel paese
Sei insopportabile, datti una calmata

Qui nel mio cuor, ci sono i Sodom e i Resuscitator
I Septic Flesh, gli Impaled Nazarene e i Sepultura

Certo però che il brutal death mi dà più stimoli
Dei Kataklysm, dei Luciferion, dei Cadaver, dei Minotaur
Dei Pessimist e degli Urgrund tutti insiem
(Viva gli Urgrund!)

Concluderò la letterina che scrivendo vi sto
Poi sfamerò con un topino il mio serpente boa
Ora però vi lascio perché suicidandomi sto
Voi perdonatemi ma ricordatemi quando ascoltavo
Hush hush ariuai dei Kajagoogoo

Chiudo rimandandovi prima a questo splendido estratto di sfottó alla De Filippi e Amici, poi alla pagina ufficiale dell’album, un vero delirio. IMMENSI!

NANOWAR

1 Apr

nanowar01.jpg

Una chicca imperdibile per chi ha amato i Manowar come me, ma ne ha anche riconosciuto i limiti ed il contesto, esagerato e spesso inutile. Bravissimi questi ragazzi romani, una specie di Elio e le storie tese del metal più glamour. Validi tecnicamente, brillanti nella parodia, i Nanowar  sono davvero una grande realtà del rock demenziale.
Ascoltateli, scaricateveli, supportateli, ma soprattutto spargete la voce, perché potrebbero presto passare dalla vostra cittá! Andateli a vedere, perché dal vivo devono essere davvero eccezionali!

nanowar02.jpg

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