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THE DEAR HUNTER: The Color Spectrum

9 Giu

Chi è Casey Crescenzo? È un tenerone di 27 anni con la barba con già una notevole carriera musicale alle spalle, leader fondatore dei The Dear Hunter, band di alternative rock con uscite progressive, songwriter, polistrumentista e produttore a tempo perso. Ma soprattutto Casey Crescenzo è la voce sofferta e melanconica che ci racconta la saga di “The Boy”, protagonista di un concept di sette album iniziato nel 2006 con il primo atto (The Lake South, The River North) e continuato nel 2007 e 2009 con gli atti 2 e 3, veri e propri gioielli del rock moderno.

Prima di proseguire con questa avvincente storia, Casey e compagni si sono dati una “pausa”, per così dire, buttandosi su un altro progetto che era da tempo in cantiere. The Color Spectrum è un cofanetto di 9 vinili (da 10”), ognuno corrispondente ad un EP denominato da un colore. Da questa opera sono stati estratti undici pezzi che formano il CD appena uscito, anche questo intitolato The Color Spectrum.

Chi conosce già i The Dear Hunter apprezzerà fin dal primo ascolto questo nuovo lavoro della band americana. Chi invece non ha avuto ancora la possibilità di ascoltare le toccanti melodie della voce di Casey, alternate ad affilate schitarrate e suggestive sezioni di piano, questa è l’occasione buona per tuffarsi nel loro mondo.

Cliccate sulle canzoni per ascoltarle.

THE COLOR SPECTRUM
The Dear Hunter

1. Filth and Squalor (Black)
2. Deny it All (Red)
3. But There’s Wolves? (Orange)
4. She’s Always Singing (Yellow)
5. Things That Hide Away (Green)
6. The Canopy (Green)
7. Trapdoor (Blue)
8. What Time Taught Us (Indigo)
9. Lillian (Violet)
10. Home (White)
11. Fall and Flee (White)

 Leggi anche: The Dear Hunter

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8 TRACKS: L’Arte della Compilation

26 Ott

Ve le ricordate le mitiche compilation da cassetta, quelle che ci perdevi un pomeriggio a farle, e quando avevi finito dovevi rimettere sugli scaffali decine se non centinaia di cd o addirittura vinili, e che poi ti sparavi a palla nell’autoradio? Posso dire di essere stato quasi un esperto di questa meravigliosa arte. Era il modo migliore per far conoscere nuova musica agli amici, il modo migliore per avere sempre la “creme de la creme” a portata d’orecchio. Se ancora non sapete di cosa sto parlando, vi rimando a questa splendida scena del film Alta Fedeltà.

E così, come per caso (anche se il caso non esiste, come dice qualcuno…), mi sono imbattuto in 8Tracks, un nuovo social network dedicato ai creatori di compilation. Carichi le tracce che ti servono, le inserisci in un progetto, ci aggiungi una copertina e il gioco è fatto. Unica restrizione, come al tempo delle cassette da 46/60/90 minuti, il massimo di 8 pezzi per compilation. Poi la tua opera compiuta puoi tranquillamente farla girare in rete, linkarla su FB oppure metterla sul tuo sito. Mi ci sono buttato al volo!

Ecco allora i primi due esperimenti, uno di vecchi classici progressivi leggeri che ho chiamato “Meet the Dinosaur”, per chi ancora non consce i dinosauri del progressive rock, e l’altro invece con pezzi dell’ultimo decennio intitolato “Broken Bikes”. Ascoltateli clikkando le copertine qui sotto…

MEET THE DINOSAUR


1. Wondrous Stories
Yes

2. Rivendell
Rush

3. Seven Stones
Genesis

4. Coronach
Jethro Tull

5. Broken Wings
Atomic Rooster

6. Changes
Black Sabbath

7. No Quarter
Led Zeppelin

8. I Talk To The Wind
King Crimson

Ascolta la compilation!

BROKEN BIKES


1. Goliath
The Mars Volta

2. Normal
Porcupine Tree

3. Black Sandy Beaches
The Dear Hunter

4. Whole Thing (Original Mix)
Big Blue Ball

5. Don’t Even Trip (Feat. Amon Tobin)
Peeping Tom

6. Live With Me
The Twilight Singers

7. The Banality Of Evil (Burnt Friedman Remix)
Nine Horses

8. Left Out
Riverside

Ascolta la compilation!

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QUATTRO CONSIGLI D’ASCOLTO

8 Ott

É facile muoversi dalle sonorità progressive a quelle del rock alternativo. Negli ultimi dieci anni i miei ascolti sono stati molto altalenanti. Quando mi veniva a noia un genere, mi spostavo all’altro. Dagli Spock’s Beard a Beck, passando per i Twilight Singers, tornando ai Flower Kings, per poi perdermi nei Coldplay o nei Travis.

In molti casi questi due filoni convergono, generando degli episodi sonori davvero spettacolari. È il caso dei Mars Volta o dei Dear Hunter, le due band che al momento amo di più. Se cercate un sound simile a quello che cerco io, vi consiglio quattro band.

As Tall as Lions e Portugal The Man per chi desidera qualcosa di più molodico
I DREGD per chi ricerca qualcosa di più sperimentale.
The Fall of Troy, per chi invece vuole qualcosa di più aggressivo.
Andate a consultarli nelle loro pagine Myspace, dove potrete sentire alcuni brani.
Buon ascolto!