Tag Archives: Flower Kings

GLI ASCOLTI DI NOVEMBRE

17 Nov

Sono prevalentemente tre i dischi che girano nel mio lettore Mp3 in questo novembre pieno di grigiore. È un mese ideale per un po’ di folk, per del progressive in veste vintage e soprattutto per la voce dell’oscuro ed alcolico Mark Lanegan.

Gli Agents of Mercy nascono da una costola dei Flower Kings (Roine Stolt e Jonas Reingold) e non si distaccano poi molto dalle sonorità dell’acclamata band svedese. L’uscita di questo secondo album Dramarama, che mi pare più convincente del precedente, farà sicuramente slittare la produzione del nuovo lavoro dei paladini del prog, di cui Stolt è il fondatore. L’ultimo disco dei Flower Kings risale infatti al 2007. Non è mai successo che la band impiegasse così tanto tempo per sfornare un nuovo album, ma i progetti paralleli di Stolt sono molti: Transatlantic, Karmakanic ecc…

Dei Lingalad ne avevo parlato in un articolo precedente. Ho ascoltato il loro nuovo lavoro La Locanda del Vento, che nei testi si distacca dalle solite tematiche tolkeniane del Signore degli Anelli. Un disco molto bello, in cui le atmosfere folkeggianti si amalgamano perfettamente ad un certo stile da “canzone italiana”. È un po’ come se il Branduardi più romantico incontrasse la PFM, o qualcosa del genere. Nel predente articolo avevo dato più risalto ai Fiaba, altra band italiana di musica fantasy, ma dopo aver ascoltato questo disco mi devo un po ricredere. Ascoltatevi Toni il Matto, ad esempio. Un pezzo pieno di forza ed emozione.

E per finire un disco del 2009, Broken dei Soulsavers. I Soulsavers sono un progetto di musica elettronica che mischia un po’ di tutto, dal soul al country, passando ovviamente per il rock, e nascono come duo (Rich Machin e Ian Glover) al quale si aggiungono via via diversi special guests, uno in particolare; Mark Lanegan. L’ex voce degli Screeming Trees appare nella maggior parte dei pezzi di questo disco, con la solita sofferenza di sempre, annaffiata da del sano whisky. Tra gli ospiti troviamo anche quel genio balordo di Mike Patton.

Tre album che vi terranno sicuramente compagnia nelle buie giornate di questo novembre. Cercateli su Filestube.

Add to FacebookAdd to DiggAdd to Del.icio.usAdd to StumbleuponAdd to RedditAdd to BlinklistAdd to TwitterAdd to TechnoratiAdd to Yahoo BuzzAdd to Newsvine

Like This!

LE 20 SUITE DI ROCK PROGRESSIVO ASSOLUTAMENTE DA ASCOLTARE

13 Gen

Come tutti i progger ho sempre avuto una predilezione per quelle composizioni dilatate che nel genere vengono chiamate “Suite”. Alcune di queste canzoni sono dei veri e propri viaggi che vorresti non terminassero mai. Dato che non esiste un paradigma preciso che definisca questo tipo di canzoni (la lunghezza? ma quanto? la divisione in movimenti? e i concept sono anche quelli delle suite?) ho provato semplicemente ad indicare le venti esperienze musicali che amo di piu’ e che ritengo appartenere a questa definizione. Se ne ho lasciate qualcuna fuori non me ne dolete, potrebbero riapparire nel prossimo articolo dedicato ai concept. Inoltre ho evitato di riportare piu’ di un pezzo per band (altrimenti gli Yes avrebbero preso troppi posti!).

GENESIS – Supper’s Ready

YES – Close to the Edge

Continua a leggere

I MIGLIORI DISCHI DI ROCK PROGRESSIVO DEGLI ULTIMI 40 ANNI: 1989-1998

22 Set

E siamo arrivati agli anni novanta, decennio che ha visto rinascere il genere progressive grazie soprattutto al metal, ma non solo. Importantissima la corrente scandinava, attivissima ancora oggi. Sonoritá che rimangono nell’underground ma che anno dopo anno richiamano sempre piú nuovi e vecchi fan.

Questi i dischi che, secondo me, meritano la medaglia d’oro, anno per anno.

1989: Secrets – Allan Holdsworth

1990: Vigil in a wilderness of mirrors – Fish

1991: Dust and Dreams – Camel

1992: Images and Words – Dream Theater

1993: Vemod – Anekdoten

1994: Epilog – Anglagard

1995: Mandylion – The Gathering

1996: Painting on glass – The 3rd and the mortal

1997: Stardust we are – The Flower Kings

1998: Alternative 4 – Anathema

Vedi anche:

I MIGLIORI DISCHI DI ROCK PROGRESSIVO DEGLI ULTIMI 40 ANNI: 1969-1978

I MIGLIORI DISCHI DI ROCK PROGRESSIVO DEGLI ULTIMI 40 ANNI: 1979-1988

I MIGLIORI DISCHI DI ROCK PROGRESSIVO DEGLI ULTIMI 40 ANNI: 1999-2008

THE WHIRLWIND – Nuovo album dei Transatlantic

29 Ago

whirlwind480

I Transatlantic, supergruppo di rock progressivo in cui compaiono nomi del calibro di Mike Portnoy (DREAM THEATER), Pete Trewavas (MARILLION), Roine Stolt (THE FLOWER KINGS) e Neal Morse (Ex-SPOCK’S BEARD), usciranno con il loro nuovo attesissimo album il prossimo ottobre.

The Whilrwind è un pezzo di 77 minuti che sicuramente accontenterà tutti i fan che hanno aspettato quasi una decade questo momento.

Il disco uscirà in due formati, cd singolo e cd doppio. Nel secondo compariranno otto pezzi registrati recentemente dalla band (4 inediti e 4 cover).

Ecco la tracklist completa.

Disc One:
THE WHIRLWIND

Disc Two:

1. SPINNING
2. LENNY JOHNSON
3. FOR SUCH A TIME
4. LENDING A HAND
5. THE RETURN OF THE GIANT HOGWEED (Genesis)
6. A SALTY DOG (Procol Harum)
7. I NEED YOU (America / The Beatles)
8. SOUL SACRIFICE (Santana)

L’album uscirà in queste date:

23 Ottobre 2009: Germania, Austria, Svizzera
26 Ottobre 2009: Europa
27 Ottobre  2009: North America

FONTE: Transatlantic Homepage

Bookmark and Share

NUOVO ALBUM ANCHE PER I TRANSATLANTIC

17 Apr

Il 2009 continua a riserbarci novitá e sorprese. Praticamente tutti i gruppi leader del panorama progressive usciranno con un nuovo lavoro (Dream Theater, Porcupine Tree, The Mars Volta, Riverside). Entro la fine dell’anno dovrebbe uscire anche il terzo album del supergruppo Transatlantic, che torna in studio di registrazione dopo sette anni.

La formazione é sempre la stessa: Neal Morse (ex Spock’s Beard), Mike Portnoy (Dream Theater), Roine Stolt (The Flower Kings) e Pete Trewavas (Marillion). I due precedenti album, oltre ad essere stati dei veri e propri masterpieces del genere, hanno anche scalato le classifiche di vendita, cosa molto inusuale per la musica progressiva.

La band é attualmente a lavoro negli studi di Nashville. Si attendono calvalcate epiche e divagazioni sopra i venti minuti. Un condimento superclassico ma sicuramente appetitoso.

FONTE: Transatlanticweb